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Skladatelia
Umelci

Texty: Alessandro Mannarino. Le Cose Perdute.

Una donna compro il suo cappello
per avere una smorfia riparata
Un vecchio stravecchio passandole accanto
abbozzo un'espressione molto canuta

Ricordando l'amore perduto,
perduto in mezzo alla strada,
me ne vado, disse per la strada
come un autobus senza fermata.

con le sedie vuote e tutto il resto
verso il deposito mi appresto
senza tutto il resto
pazienza del resto.

Le moldave scoperte dal maestrale
quella sera cenarono in famiglia
nella luce di un telegiornale
in mezzo ad un padre una madre ed una figlia.

Sulle briciole della tovaglia
i Re Magi mangiavano a scrocco
un prete convinto dallo scirocco
ripenso a quello che aveva fatto

e trovandosi sotto il giudizio
ne di un Dio ne di un tribunale
disse vino al vino pane al pane
era meglio andare a puttane.

Nella giungla scomposta del letto
una donna senza un difetto
si incastro dentro ad una ruga,
scelse la morte come unica fuga.

Nel girone dei rivoltosi
comunisti pieni di baffi
rigirandosi verso la bora
sentirono il vento prenderli a schiaffi

e per non dargli la soddisfazione
fecero finta di non sentire
chi strinse i denti, chi i pugni
chi il rosario prima di morire.

Un giovane marinaio
nel mare che fa paura
si travesti da scimmia ridente
dentro al libeccio di una puntura.

Si sveglio sopra uno scoglio
a contemplare le proprie idee
aspetto il vento ma passo l'onda
tinse di lacrime tutte le vele.
Alessandro Mannarino